Serena è una bambina di 4 anni che incontro alla Scuola dell’Infanzia di Buccinigo d’Erba (Como). Io da pochi mesi mi occupo della sostituzione di maternità della coordinatrice e la incontro nei corridoi, in sala da pranzo, all’ingresso e all’uscita con la sua mamma, in giardino. Soprattutto la incontro durante il tempo dedicato all’Insegnamento di Religione Cattolica che la Scuola propone settimanalmente ad ogni gruppo sezione.
La mamma mi racconta che durante il giorno di festa dell’Immacolata Concezione di Maria, Serena e la sua famiglia hanno organizzato un pranzo con dei conoscenti e un’amica della mamma le ha chiesto:
“Come va la Scuola, Serena?”
“Bene” dice lei “quest’anno c’è una nuova maestra”.
“Ah, una nuova maestra…” e, rivolgendosi alla mamma, aggiunge “chi è?”
È Serena a voler rispondere: “Lei è la migliora amica di Gesù”.
Serena ha messo a fuoco in modo cristallino e lucido una “verità nucleare”: Gesù si incontra se la persona che ne dà testimonianza ha con Lui un rapporto d’amore.
In buona sostanza Serena, che ogni settimana sentiva che la sua maestra le parlava di Gesù, della sua vita, delle sue parole, dei suoi gesti, della sue amicizie ha ben inteso che questa insegnante innanzitutto conosceva bene Gesù e, poiché ne parlava bene, ne ha dedotto in modo spontaneo che fosse una sua amica, anzi, la sua “migliore amica”, espressione che spesso tra i bambini è diffusa quando vogliono sottolineare il rapporto speciale, intimo e forte tra sé e un compagno.
Il mio anno di sostituzione lavorativa si è velocemente concluso; Serena è rimasta nella mia vita affettiva.
Serena ha chiesto al suo papà e alla sua mamma che si sposassero: ho partecipato così alle loro nozze. Poiché ho saputo che Serena ha poi chiesto ai suoi genitori di ricevere il sacramento del Battesimo confido di poterla rivedere presto…